LA SCUOLA DELLA COSTITUZIONE !!!
Col decreto 137 del 1 settembre, dopo la legge finanziaria approvata nel mese di agosto, questa maggioranza ha dato un’altra pennellata all’affresco della sua scuola. Tutto il contrario della “scuola della Costituzione”
I pesanti tagli agli organici del personale, la riproposizione della formazione professionale regionale quale sede per l’adempimento dell’obbligo (legge finanziaria 2008), insieme al provvedimento sul maestro unico, con riduzione dell’orario scolastico e il ricorso a metodi autoritari ( la cui inefficacia è stata peraltro ampiamente dimostrata!) configurano lo stravolgimento della scuola statale nella sua funzione di garante di pari opportunità per tutti nel decisivo terreno della formazione.
E’ una nuova-vecchia idea di scuola ( e di società) quella che ci viene imposta per decreto, con un’arroganza senza precedenti.
Un’idea che ripesca nei vecchi armadi un vecchio look che dovrebbe rassicurare un’opinione pubblica narcotizzata dai media governodipendenti e far dimenticare la gravità dei tagli.
Ma perché tagli, accorpamenti, dimensionamenti, soppressioni così drastici, proprio nel settore dell’istruzione, la precondizione per la democrazia??? Perché per “loro” la formazione critica di tutti i cittadini non è importante. La scuola di tutti, semplicemente
DEVE INSEGNARE A LEGGERE, SCRIVERE, FAR DI CONTO (parole della ministra Gelmini) per formare individui obbedienti ai messaggi televisivi. Altre saranno le scuole degli aspiranti-capi….
L’affresco sarà completato con la presentazione in Parlamento della proposta di legge Aprea (scuole trasformate in fondazioni, il “merito” dei docenti, e la loro assunzione, in balia del dirigente…. )
PER IMPEDIRE
LO SMANTELLAMENTO DELLA SCUOLA PUBBLICA
PER ATTUARE
LA SCUOLA DELLA COSTITUZIONE
NO ai tagli della spesa per la scuola statale e la sua riduzione a servizio minimo
S I al sostegno finanziario necessario per il suo sviluppo qualificato per tutti
NO alle improvvisazioni demagogiche e regressive della Gelmini
S I alla valorizzazione delle esperienze che hanno portato la Scuola
Elementare italiana ai primi posti in Europa
NO al ritorno al “maestro unico”
SI al “tempo pieno”
NO alla riproposizione della formazione professionale nell’obbligo
SI a un’istruzione obbligatoria in una scuola unitaria fino a 18 anni
NO alla riproposizione della regionalizzazione dell’istruzione
SI al mantenimento del carattere nazionale di un sistema scolastico
flessibile ma unitario.
NO al precariato e alle retribuzioni inadeguate del personale della scuola
SI a una politica che intenda garantire stabilità e necessaria
qualificazione professionale
NO alla privatizzazione/aziendalizzazione delle scuole
SI ad una scuola governata a tutti i livelli democraticamente
Su questi punti MOBILITIAMOCI TUTTI!!!
DEFINIAMO UNA PIATTAFORMA COMUNE
UNIAMOCI ai movimenti e associazioni che chiedono all’opposizione in Parlamento di fare anche ostruzionismo pur di far decadere un decreto così dannoso per la scuola.
Il DECRETO 137 DEVE ESSERE RITIRATO !!!!
- Associaz.naz. “Per la Scuola della Repubblica”