lunedì 26 maggio 2008

Dall'Università di massa ad una massa di crediti.


Cronache dei diciassette anni che hanno trasformato l’Università da cittadella della cultura ad anticamera per il lavoro precario.

Autori:

Bernardo Croci

Casa editrice:

Alinea Editrice

Descrizione:

Diciassette anni sono già trascorsi dal primo vero intervento volto a riformare complessivamente l’Università italiana dopo l’apertura degli accessi conseguenza del ‘68. Cosa è successo in tutto questo tempo? Perché così tanti interventi e decreti? Come mai si è ritenuto improvvisamente necessario riformare l’Università anche se le condizioni degli Atenei non lo permettevano? Che legame c’è tra i vari interventi e le forze politiche della “Seconda Repubblica”? Queste ed altre sono le tracce seguite nel testo per cercare di comprendere i veri motivi di questa riforma universitaria. Il saggio non solo propone un’attenta lettura dei principali provvedimenti normativi, ma anche i condizionamenti storico-politici contingenti, cercando di mettere in luce collegamenti e nessi. Al termine del quale, e solo dopo un attenta analisi delle precarie condizioni in cui oggi vertono le Università italiani, si prova a lanciare una serie di proposte ed interventi volti sia a correggere le principali storture della riforma e sia a riscoprire il valore pubblico della formazione universitaria.


Contenuti: Note e ringraziamenti; Premessa (del prof. Antonio Santoni Rugiu); Introduzione; Le tappe e i provvedimenti che hanno cambiato l’Università; Le lotte del movimento studentesco; L’Università attuale; La politica di Mussi e gli ultimi due anni di governo dell’Unione; Considerazioni conclusive; Appendice; Bibliografia essenziale


Bernardo Croci
(1978) è laureato in Scienze dell’Educazione. Si è abilitato presso la SSIS Toscana all’insegnamento della Filosofia, della Storia e delle Scienze Umane nelle scuole secondarie superiori. Per più di dieci anni ha svolto ruoli di rappresentanza studentesca negli organi accademici e politici, nel Partito della Rifondazione Comunista prima e nei Comunisti Italiani poi. È stato cultore di Storia della Filosofia dal 2003 al 2007 preso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione di Firenze. È codirettore della rivista Toscana «l’Aurora», dove ha pubblicato diversi articoli. Attualmente studente della scuola di Dottorato in Scienze della Formazione a Firenze.

Per avere il testo contatta l'autore cberny78@yahoo.it per avere il testo a casa, oppure rivolgiti alla libreria Feltrinelli della tua città



Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo

Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo

Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo

Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo

Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo

Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo

Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo Bernardo


mercoledì 21 maggio 2008

Da Verona la necessità di riscoprire i valori dell'antifascismo

La manifestazione di Verona di sabato è stata un successo. Quasi 10.000 cittadini democratici e antifascisti hanno sfilato per le vie di Verona per ricordare Nicola Tommasoli e per condannare in modo presente e partecipato la barbarie che lo ha ucciso. Ma ancora di più per chiedere che ciò non avvenga di nuovo.
E' bene ribadirlo perché non è che i media ufficiali si siano sprecati nel farlo notare.



Contro il maltempo, contro la difficile fase per la sinistra e per l'attivismo in generale, contro ogni fattore avverso da tutto il centro e nord italia gli antifascisti sono accorsi.
C'è sete di giustizia e soprattutto la preoccupazione, larga e condivisa, che per chi fa opinione pubblica (i media: i giornali, le televisioni) e per le autorità il problema della violenza neofascista sia già finita con l'arresto dei cinque assassini di Nicola.

Non è così.
Non è che l'inizio di un impegno costante del tessuto democratico che non ha abdicato alla sua benefica funzione per la salvaguardia della salute della democrazia e dell'agibilità politica in italia;
per mettere al bando quelle organizzazioni di stampo neofascista e neonazista che lasciate troppo libere di radicarsi e agire stanno portando odio e violenza in quartieri e periferie.

La manifestazione di Verona è stato un primo passo incoraggiante che ha dimostrato la presenza e la vitalità di un movimento antifascista. Ora c'è da proseguire con il lavoro.

giovedì 15 maggio 2008

Tutti a Verona il 17! Antifascismo sempre!

Sabato 17 Maggio 2008
MANIFESTAZIONE NAZIONALE ANTIFASCISTA

ANTIFASCISTA

partenza corteo

dalla Stazione Verona Porta Nuova ore 15.00

Nicola è ognuno di noi

Per sconfiggere insieme la paura scendiamo in piazza per svegliare la città che
troppe volte ha girato la testa, non deve farlo anche questa volta e mai più.
Mobilitiamoci e riprendiamo la parola prima che l’ipocrisia riscriva anche questa storia.

per una Verona libera dalla paura,
per una Verona libera dall’odio,
per un Verona libera da vecchi e nuovi fascismi,
libera dall’intolleranza, dal razzismo, dall’ignoranza
perchè esiste una Verona coraggiosa, aperta, indignata
perchè guardarsi all’interno, riconoscere il male profondo del nostro
tempo e della nostra città.

Costruiamo assieme un corteo che attraversi e viva la città in una giornata aperta
alle iniziative e ai contributi di tutte e tutti.

Nel 2008 a Verona si muore ancora di fascismo.
Al posto di Nicola poteva esserci ognuno di noi.

per adesioni: adesioni17maggio@ gmail.com
Per usufruire del pulman che parte dalla Toscana
chiamate al 3398440380 oppure a 3391263685 oppure a 05042379

martedì 13 maggio 2008

Presto riprenderà la pubblicazione del Controcorrente
mandate pure i vostri contributi ad: associazionecontrocorrente@yahoo.it